Ansia da rientro: che fatica ritornare al lavoro!

  • Centro Acacia
Ansia da rientro Monza

Per mesi aspettiamo e sogniamo le tanto ambite ferie ed ecco che finalmente arrivano ma, senza che neanche ce ne accorgiamo, è già ora di tornare a casa e, ancor peggio, di tornare al lavoro. Come è stato possibile? Neanche il tempo di staccare, di ambientarci, di dimenticarci di scadenze, incombenze e problematiche lavorative ed è già finita la vacanza. Questo è ciò che pensano e provano la maggior parte delle persone al termine delle vacanze estive.

 Sta capitando anche a te? Ti ci ritrovi anche tu?

Ecco di seguito alcuni consigli che possono aiutare ad affrontare tutto ciò.

1-Rientro soft: immaginare davanti a sé un’intera settimana lavorativa può innescare vissuti d’ansia sostenuti dall’idea che non riusciremo a farcela. Meglio rientrare al lavoro a metà settimana in modo da ricominciare gradualmente e che il weekend più vicino possa essere vissuto come spazio dove poter ancora autorizzarci ritmi ed abitudini sperimentati in vacanza.

2-Organizzazione: utilizzare i primi giorni di rientro per riappropriarsi dei propri spazi lavorativi, leggere le mail arrivate e fare un piano di lavoro, stabilendo una serie di piccoli obiettivi. Tutto ciò  servirà a percepire la situazione lavorativa come più affrontabile e ridurre la sensazione di essere sovrastati dalla mole del lavoro stesso.

3-Analisi della quotidianità: far sì che la vacanza non rimanga un semplice bel ricordo ma diventi opportunità per valutare il proprio stile di vita. E’ probabile che, se sto vivendo con ansia e stress eccessivi il rientro a casa e al lavoro, le mie abitudini siano da rivedere; sarà quindi importante osservarmi per valutare se e dove posso apportare cambiamenti utili a rendere in generale la mia vita più appagante e soddisfacente. Oltre a ciò sarà importante chiedermi cosa di ciò che ha caratterizzato lo stile di vita avuto in vacanza posso riprodurre nella mia quotidianità.

4-Apportare cambiamenti: una volta fatta l’analisi della mia quotidianità e capito cosa vorrei portare in essa di ciò che ho vissuto in vacanza, dovrò fare in modo di introdurre ciò che desidero nella mia vita di tutti i giorni. Certamente non sarà semplice e dovremo anche scendere a dei compromessi ma riuscendo ad abbandonare lo stile “tutto o niente” tipico dello stacco tra quotidianità lavorativa e vacanza ci approprieremo di un maggior qualità della vita. Ecco alcuni esempi: ritagliarsi spazi dove fare ciò che amiamo, autorizzandoci la possibilità di rimandare ciò che dobbiamo fare (leggere un libro come facciamo in spiaggia, fare una passeggiata come facciamo sul bagnasciuga o in montagna, uscire a cena o a mangiare un gelato etc); organizzare brevi viaggi, weekend o gite fuori porta senza dover necessariamente aspettare agosto; ritagliarci del tempo senza programmi o incombenze da dover risolvere, magari nel finesettimana, in modo da riprodurre quel senso di libertà e benessere che ci è dato dal tempo libero che ci concediamo, di solito, solo in vacanza.

Tutto ciò può essere utile per affrontare il rientro ma soprattutto vi aiuterà a spostare l’attenzione da ciò che non c’è più: la vacanza; su ciò che può essere: una nuova quotidianità più ricca ed appagante che non sia solo “il tempo che manca alla prossima vacanza”.

Dott.ssa Michela Lauro
Centro Acacia
Monza


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