La perdita di una persona cara: l’elaborazione del lutto

elaborazione del lutto monza

Uno dei temi più trattati in psicoterapia è il lutto.  La morte è una delle paure  ancestrali più radicate negli esseri umani.

Con la parola lutto, indichiamo il dolore dovuto alla morte di una persona cara. Il lutto è per natura l’evento che più può far cadere in crisi, generando una depressione.
Spesso la morte di una persona cara viene vissuta come un’ingiustizia immeritata. La morte ci appare come una scissione immotivata tra noi e chi amiamo e ci sembra porti via con sé non solo la persona cara, ma anche l’idea che abbiamo di noi stessi e della nostra vita.

La personalità che ci siamo costruiti negli anni si fonda spesso su ruoli prestabiliti: il ruolo di moglie, marito, partner, madre, padre, figlio, figlia, fratello, sorella. Quando la persona che ci fa da contraltare in uno di questi ruoli, viene a mancare, porta via con sé anche questa nostra caratterizzazione, lasciando un vuoto nel puzzle  della nostra personalità intima e sociale. Ecco allora che al lutto personale si aggiunge quello di ruolo: ci si sente persi smarriti senza direzione, spogliati del ruolo che ha dato senso alla nostra vita.  Si smette di essere compagni di vita, di essere figli, di essere fratelli, pur continuando a sentirsi tali. Ci si sente come un naufrago che ha perso la sua rotta. Tutto intorno sembra cristallizzarsi, diventando incerti della propria identità.

Vorrei dare spazio a dare nome a ciò che si prova durante una sana elaborazione del lutto e utilizzo il termine “sana” volutamente, per indicare quei sentimenti, vissuti, emozioni  che appartengono ad un’adeguata reazione al lutto. Spesso si ha paura di quello che si vive e si prova dopo la perdita.

E’ importante capire cosa  sta accadendo e inserirlo nella giusta prospettiva, capire che ciò che si sta  attraversando, percossi dalle più diverse emozioni, è normale, comune a tutti coloro che subiscono la perdita di una persona cara.  

Ecco perché vorrei soffermarmi  sulle diverse fasi del lutto che appartengono a tutti coloro che attraversano questa dolorosissima esperienza.
In Psicologia si sono  individuate  cinque fasi:

  1. Negazione/Rifiuto: il primo impulso è quello di negare la perdita come naturale meccanismo di difesa.
  2.  Rabbia: quando si realizza la perdita, subentra un enorme  carico di dolore che provoca una grande rabbia alle volte rivolta verso se stessi o persone vicine o, in molti casi anche verso la stessa persona defunta.
  3.  Negoziazione: si cerca di reagire all’impotenza cercando delle risposte o trovando soluzioni per spiegare l’accaduto.
  4.  Depressione: ci si arrende all’accaduto sentendo un profondo dolore e smarrimento.
  5.  Accettazione: si accetta l’accaduto, riappacificandosi con esso e inizia la ricostruzione. Si riprende coscienza e padronanza di sé stessi e della propria vita.

L’elaborazione del lutto e il susseguirsi delle fasi, non per tutti nello stesso ordine e con durata diversa per ogni fase può durare dai 6 mesi fino a 12 mesi. Si parla di lutto complicato quando passato un anno dalla perdita, il dolore sembra ancora cristallizzato e bloccato dentro di noi, non in trasformazione. Sono quei casi in cui, dopo anni dalla perdita, il solo ricordo o nomina del defunto fa ricadere in un dolore profondo, diverso dalla normale nostalgia che il ricordo porta con sé.

In tal caso diventa importante chiedere aiuto ad uno specialista che aiuterà a capire cosa sta impedendo l’accettazione del lutto e il ritorno ad una vita serena.

Dr.ssa Alessandra Cicero
Centro Acacia: Psicologia e Psicoterapia - Monza


Articoli

Siti amici

Scopri i nostri siti amici

Clicca qui

Chi siamo

Scopri...

Servizi

Scopri...

Dove siamo

Scopri...

Contattaci

Scopri...

© 2017. «powered by Psicologi Italia». E' severamente vietata la riproduzione.